Il nostro studio ha già da mesi avviato collaborazioni con professionisti del settore, studi tecnici, ditte edili ed importanti general contractor, per dare risposta ai propri assistiti e non solo, nell'ambito degli interventi per eco e sisma bonus, con gli iniziali studi di fattibilità previsti e laddove consentito, avviare le opere di recupero e riqualificazione energetica degli immobili.
Il Superbonus è un’interessante incentivo previsto dal Decreto Rilancio che contribuirà al recupero del patrimonio edilizio italiano, elevando al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 30 giugno 2022, o al 31 dicembre 2022, nel caso in cui al 30 giugno 2022 siano effettuati almeno il 60% dei lavori previsti, da ripartire in cinque quote annuali di pari importo, a favore di chi realizzerà interventi di ristrutturazione volti al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici (cd. Ecobonus) e/o alla riduzione del rischio sismico (cd. Sismabonus), all’ installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
Le opportunità più rilevanti di questa norma, che si presume darà una forte spinta al mondo dell’edilizia per i prossimi anni, riguardano la possibilità, al posto dell’utilizzo diretto della detrazione, di decidere se trasformarlo in un contributo anticipato come sconto in fattura dai fornitori dei beni o servizi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante a soggetti terzi. In caso di cessione del credito, dal 15 Ottobre 2020 si potrà inviare una comunicazione per esercitare l’opzione. Il modulo necessario per tale comunicazione è quello approvato con il provvedimento dell’8 agosto 2020.
Il Superbonus si applica agli interventi effettuati da:
Il Decreto consente di ottenere:
Gli interventi edilizi dovranno essere realizzati in forza di un idoneo titolo edilizio che tenga conto a monte della regolarità urbanistica dell’immobile, uno dei requisiti essenziali per accedere alla detrazione.
Nel caso si riscontrassero degli abusi edilizi, sarà necessario provvedere alla loro regolarizzazione urbanistica e catastale oppure, nel peggiore dei casi in cui gli strumenti urbanistici, i vincoli, i limiti di cubatura o qualsiasi altra prescrizione impedisse l’eventuale regolarizzazione dell’illecito edilizio accertato, sarà necessario provvedere al ripristino dello stato dei luoghi.
La detrazione maturata dagli interventi edilizi nella misura del 110%, è da suddividere tra gli aventi diritto in cinque quote annuali di pari importo, entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi.
In alternativa alla fruizione della detrazione nella propria dichiarazione dei redditi, è possibile optare per la cessione della detrazione, con due modalità distinte: sconto in fattura o cessione del credito.
Il beneficiario può accordarsi con il fornitore ed ottenere uno sconto in fattura di importo massimo pari alla spesa da sostenere, che quest’ultimo potrà recuperare sottoforma di credito d’imposta, oppure optare per la cessione a terzi. Sarà utile per chi non ha al momento la liquidità necessaria per l’esecuzione dei lavori oppure sufficiente imposta lorda per compensare il credito maturato nelle annualità previste dalla normativa fiscale.
Esempio di sconto in fattura
La tua impresa edile eseguirà nella tua casa interventi di isolamento termico del costo di €. 40.000 a cui corrisponde una detrazione pari a €. 44.000 (110%). L’impresa, concordando con te lo “sconto in fattura” pari a €. 40.000, non ti chiederà pagamenti e maturerà un credito d’imposta pari a €. 44.000. Per l’intervento è previsto il Superbonus 110% e la spesa preventivata rientra nel tetto massimo di 50.000 euro indicato dalla legge.
Sia il fornitore che gli altri soggetti che ricevono la detrazione, possono a loro volta cederla ad altri soggetti o Istituti di credito e intermediari finanziari, sempre sottoforma di credito d’imposta nei confronti dello Stato.
Esempio di cessione del credito
La tua impresa edile eseguirà nella tua casa interventi di isolamento termico del costo di €. 40.000 a cui corrisponde una detrazione pari a €. 44.000 (110%). Con la cessione del credito, la banca ti riconosce 100 euro per ogni 110 euro di credito fiscale acquistato, ossia 40.000 euro che è pari all’importo dei lavori. Per l’intervento è previsto il Superbonus 110% e la spesa preventivata rientra nel tetto massimo di 50.000 euro indicato dalla legge.
Per accedere alla cessione del credito bisognerà richiederlo mediante un professionista abilitato alla trasmissione delle dichiarazioni dei redditi (commercialisti, consulenti del lavoro, caf…), acquisendo inoltre il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta l’esatta applicazione delle norme tributarie e che i dati desunti dalle dichiarazioni coincidono con la documentazione e le scritture contabili.
Essenziale sarà anche l’asseverazione tecnica relativa agli interventi di efficienza energetica e/o di riduzione del rischio sismico, che certificherà il rispetto dei requisiti tecnici necessari ai fini delle agevolazioni fiscali e la congruità delle spese sostenute in relazione agli interventi agevolati.
L’asseverazione viene rilasciata al termine dei lavori o per ogni S.A.L. (stato avanzamento dei lavori) pari almeno al 30% del capitolato esecutivo dei lavori da eseguire, sia per l’ Ecobonus che per il Sismabonus e deve essere trasmessa in via telematica all’E.N.E.A. (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie e lo sviluppo economico) entro 90 giorni dal termine delle opere attestato dal collaudo e fine lavori. Entro 15 gg dalla fine dei lavori dovrà essere segnalata l’Agibilità dell’immobile a seguito degli interventi di riqualificazione.
L’ Enea potrà eseguire dei controlli a campione sul 5% delle asseverazioni pervenute ed in caso di dichiarazioni errate o non veritiere, provvederà agli accertamenti del
caso, comunicando alla fine delle verifiche l’esito al beneficiario.
In caso di esito negativo, il verbale sarà comunicato direttamente all’Agenzia delle Entrate al fine di valutare la decadenza dalle detrazioni o crediti acquisiti.
Ai fini del rilascio di attestazioni e asseverazioni, i tecnici abilitati sono tenuti alla stipula di una polizza di assicurazione della responsabilità civile, con massimale adeguato al numero delle attestazioni o asseverazioni rilasciate e agli importi degli interventi che hanno certificato e comunque, almeno pari a 500.000 euro, a garanzia dei propri clienti e del bilancio dello Stato per il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata.